Intervista ai Disumana Famiglia Klan

30.04.2013 22:23

 



-Cos'è per voi il talento?

Baffo: Una persona che ha talento è quella capace di esprimere se stessa attraverso un’arte.
MrStreet: Una persona che ha talento è una persona davvero speciale, una specie di genio che fa benissimo una cosa coinvolgendo tanta gente ma soprattutto facendola con passione e non per i soldi. Ci sono molte persone che fanno qualcosa solo per arricchirsi o far arricchire altri.
RottJo: È la capacità totalmente naturale di fare qualcosa.

 

-Come vi siete avvicinati alla musica?
Baffo: Intorno agli 11 anni stavo ascoltando un programma di musica hip hop e sono rimasto colpito sia dalla produzione musicale sia dalla capacità di saper comporre anche con le parole, ovvero trasportare la poesia in musica. Da lì ho iniziato a scrivere provando ad emulare quegli artisti.
RottJo: Scherzando con gli amici abbiamo cominciato a fare delle feste in cui ero il dj e ho capito che ero abbastanza pratico di questo tipo di cose.
MrStreet: Sono cresciuto con la musica, non mi sono avvicinato alla musica. Mio fratello e mia sorella ascoltavano i queen, i nirvana, i metallica e in generale il rock, poi mi sono avvicinato al rap tramite un amico di mio fratello che faceva hip hop ed è conosciuto anche a livello nazionale, ai tempi registrava qualche cd. Poi la passione è cresciuta informandomi su giornali, riviste, tv e radio finché, nel 2008, ho preso la decisione di buttarmi sul campo.

 

-Quanto tempo dedicate alla musica?

MrStreet: Tutto il tempo libero. Diciamo almeno un’oretta al giorno, tra scrittura ecc. Poi, per quanto riguarda ascoltare musica, la maggior parte della giornata, anche quando sono in macchina. Penso che bisogna dedicare molto tempo a migliorarsi sempre musicalmente. Ho l’obbiettivo di far capire che l’hip hop non è quello che fanno sentire in radio oggi,. La storia dell’hip hop ha inizio oltre quarant’anni fa, vorrei che almeno le basi della storia di questo tipo di musica le conoscano tutti.
RottJo: Quando non dormo sfrutto tutto il tempo per dedicarlo alla musica.
Baffo: Tra ascolto, studio, scrittura e ricerca, praticamente tutto il giorno. Perché anche a lavoro penso a cosa potrei scrivere, ascolto la radio oppure cerco al computer canzoni nuove e vecchie. Il 90% della mia giornata è per la musica.
 

-C'è qualcuno in particolare che vi ha incoraggiato\vi incoraggia?

Baffo: Il quarto componente del gruppo, ovvero Arte Criminale, un rapper storico della provincia di Trapani che è entrato a far parte del nostro gruppo per accompagnarci verso un miglioramento, sia nella parte più tecnica sia in quella più ideologica, infatti spesso ci scambiamo idee e ci ispira.

RottJo: Oltre ad Arte Criminale, che ci supporta e che ci dà diverse idee, chi mi fa andare avanti sono io stesso con il mio modo di pensare, il mio modo di fare. Poi c’è mia madre che mi ripete “Vattinni a travagghiari!” e quindi io devo darle prova che quello che sto facendo non è un gioco ma riesco a produrre dei frutti! Comunque mio padre e mia nonna, come tutta la mia famiglia, anche se non supportano particolarmente la strada che ho scelto, la rispettano.

MrStreet: Gli amici ci incoraggiano e ci stanno sempre vicini. Ma in realtà sono più le critiche che i complimenti, e a me fa piacere! Perché con una critica puoi migliorare, con un complimento puoi solo montarti la testa!

 

-C’è un artista in particolare che vi ispira?
MrStreet: Questa è una bella domanda! Ne potrei citare tanti… per quando riguarda l’hip hop hardcore Notorious B.I.G.,  per l’horrorcore Necro… ascolto anche gli italiani, ma non c’è nessuno in particolare che mi ispira.

RottJo: Nessuno. Ascolto di tutto e ne faccio venir fuori il mio stile. Faccio un po’ un mix e poi mi “sfirnicìo” su come fare le produzioni e passarle nei dj set.
Baffo: Neffa. Chi mi conosce lo sa: sono artisticamente innamorato di Neffa. Lo considero uno dei più grandi poeti e cantautori che ci sono in Italia. Ha lavorato su tantissimi generi diversi (rock, rap, soul, pop…) e si è sempre dimostrato uno dei più grandi parolieri.

 

-Pensate che ad Alcamo i talenti siano valorizzati abbastanza?
MrStreet: No. Intanto è da dire che ad Alcamo c’è chi si monta e chi non prende sul serio quello che fa, quindi serve sempre farsi dare una mano d’aiuto da qualcuno di più professionale. Noi abbiamo cercato un dialogo con il comune più volte ma non è mai venuto fuori niente di buono. Però di recente ho letto sui giornali che è in costruzione la città dei giovani, penso che questa sia un’ottima idea per incrementare l’arte. La gente veramente brava c’è, ma si nasconde, ha paura e “s’affrunta” a farsi vedere.
RottJo: Secondo me mancano dei centri sociali. Spazi dove i giovani possono riunirsi e mettere in atto quello che sanno fare meglio. A Palermo, ad esempio, ci sono delle zone metropolitane dove poter fare dei graffiti, e questo aiuta ad educare i ragazzi e tenere sotto controllo la situazione. Ad Alcamo queste zone mancano.
Baffo: Fino ad ora penso si sia fatto poco e niente. Negli ultimi anni si saranno fatti massimo cinque eventi per promuovere la musica o l’arte in generale fatta da ragazzi, e tutti sono stati o promossi da noi o comunque noi abbiamo collaborato all’organizzazione. Penso sia un po’ triste che il comune non si interessi o che comunque, dopo aver rilasciato un’autorizzazione per la realizzazione di un evento, non si preoccupi che questo riesca bene e non lo promuova. È capitato che abbiamo avuto dei problemi economici per organizzare alcuni aventi, come il festival delle band emergenti o la giornata dell’arte, ma da parte dell’amministrazione comunale abbiamo trovato solo totale disinteresse. Ci rilasciavano l’autorizzazione all’ultimo minuto e secondo me vigili urbani ed esponenti della Siae ci mettevano anche i bastoni fra le ruote. L’arte dei giovani è sottovalutata.

 

-Cosa ne pensate del lasciare Alcamo per cercare fortuna altrove?

Baffo: Si tiene sempre in considerazione però… ci vuole un po’ di coraggio. C’è chi se ne va nella speranza di trovare di meglio e chi resta nella speranza di cambiare le cose, fondamentalmente è questo. Rimanere qui rassegnandosi o lamentandosi delle cose che non vanno bene, non serve a niente. Se scegli di rimanere invece che scappare devi combattere per migliorare la situazione!
RottJo: Se ce ne andiamo tutti chi rimane? Quattro gatti che hanno la città tutta per loro e potranno fare quello che vogliono! Penso che a tutti sarà capitato quando non si riesce a prendere sonno di pensare “Che ci faccio ancora qua? Ora me ne vado! Lo devo fare! Voglio girare il mondo a costo di lavorare come cameriere! Parto per NewYork per vivere un’avventura!”…io non me ne vorrei andare, appena sarò costretto andrò. Finché sarò qua mi impegnerò per mettere i bastoni fra le ruote ai “potenti”.
McStreet: Per quanto riguarda la musica, voglio lottare qui come diceva Federico. Anche perché per adesso è solo un hobby,  in questi tempi mi sembra improbabile possa diventare un lavoro! Comunque, se dovessi andarmene per trovare altro tipo di lavoro, non significa che io smetta di lottare per il futuro artistico di Alcamo! Chi lo sa… magari tra un annetto ci sarà un progetto DFK in Australia!


-Che consiglio date a chi vuole cominciare adesso?
RottJo: Io non posso dare consigli perché i miei consigli portano “a mala strada”! Se proprio devo: Non copiate gli altri! Informatevi, leggete, cercate di sapere tutto sul genere musicale che volete produrre! Siate sempre voi stessi e non mollate mai! A tutti capita di scoraggiarsi ma bisogna sempre andare avanti!
Baffo: Non ascoltate la musica di oggi, questo è il punto base. Ascoltate la roba più datata possibile, lì c’era la vera creatività e gli artisti veri, senza il giro di denaro di oggi. Cercate in voi stessi cosa volete trasmettere, trasformatelo e studiatelo. Oltre alla musica, studiate l’italiano perché, indipendente dal genere che vi appassiona, senza quello non potete andare avanti!
McStreet: Informatevi! Tv, web, giornali… più informati siete sui fatti più sono gli argomenti in cui avete da parlare. Soprattutto, siate voi stessi. Ascoltate molto freestyle e se volete competere cominciate con i contest provinciali, poi regionali e infine provate il Tecniche perfette, a livello nazionale.
 

-In quest'ambito qual è il vostro sogno più grande?

McStreet: Sex, drug and rock n’ roll! No, scherzo! Musica al 100%, questo è poco ma sicuro! Incontrare gente nuova, dare una mano a chi sta muovendo adesso i primi passi, fare live le sere, essere ospiti in programmi!
RottJo: Suonare in tanti posti diversi, conoscere tanta gente, guadagnare con la mia passione, girare il mondo, diventare noto ed essere apprezzato restando quello che sono. Spero di non cambiare, se e quando arriveranno i soldi.

Baffo: Beh, tutti, come me, sognano di diventare famosi e far conoscere a tutti le proprie idee. Vorrei semplicemente, riconoscendo i nostri limiti, cioè che siamo artisti emergenti, non a un livello da competizione in un mercato musicale nazionale, trasmettere qualcosa anche più in là negli anni, continuare a fare musica anche con poche persone davanti, non mi interessano grandi palchi, se il mio messaggio viene compreso da quelli che ci ascoltano e riesco a trasmettere qualcosa di buono in questi tempi in cui la musica non trasmette più niente.


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