Intervista ai The Rosh

21.05.2013 17:51

 

 

Il gruppo alcamese The Rosh è formato da quattro membri: la cantante Valeria Corso (16 anni), il chitarrista Riccardo Calvaruso (19 anni), il bassista Antonino Asta (20 anni) e il batterista Giuseppe Papania (16 anni).

In che modo avete scoperto la vostra passione?
Antonino: Sicuramente inizialmente ascoltando molta musica, soprattutto i Muse, un gruppo che mi ha cambiato la vita. È merito loro se mi sono avvicinato allo strumento e con Riccardo ho formato questo gruppo.
Giuseppe: Non c’è stato un inizio della mia passione, è una cosa che fa parte di me da sempre. Già da piccolo giocavo a fare casino con pentole e cucchiai di legno!
Riccardo: Il mio interesse è nato grazie a mio fratello, mio cugino e altri familiari che suonavano uno strumento, poi come una droga mi è piaciuto sempre di più.
 

Studiate musica o siete autodidatti?
Riccardo: Ora sono autodidatta ma prima ho studiato circa sei mesi con Paolo Cracchiolo, un anno intero (quando andavo in terza media) con Beatrice Milito e un altro maestro fondamentale è stato mio cugino Marco.
Antonino: Ho studiato un anno da Paolo Cracchiolo che mi ha dato i primi indirizzi e da quattro anni sono autodidatta.
Giuseppe: Io ho studiato cinque anni con Massimo Grillo, due anni con Totò Orlando e sono in conservatorio da tre anni e nell’accademia di musica “La casa del batterista” di Trapani da un anno.


Come si è formato il gruppo e che origine ha il nome?
Riccardo: L’idea è partita da me che suonavo la chitarra e Antonino che suonava la batteria, strano ma vero. Abbiamo cominciato a strimpellare con scarsissimi risultati, a causa anche degli strumenti poco professionali. Dopo un po’ abbiamo capito che, se avessimo trovato un altro componente, l’idea del gruppo sarebbe potuta funzionare! E Antonino ha capito che la batteria non faceva per lui! Dopo circa sei mesi ha scoperto il basso. Io ero scettico, ma lui ha comprato il basso, abbiamo provato ed è andata molto bene.
Il nome del gruppo ha origine da una lezione di religione del professore Vallone, la prima che ho ascoltato e probabilmente anche l’ultima. Quella volta il professore ha interagito di più con gli alunni, ha parlato della Bibbia, dell’aramaico… Cosa c’entra con The rosh? “The rosh” significa “l’inizio” e viene dalla parola ebraica “Bereshit” che significa “in principio”. Volevamo un nome originale, che non si fosse mai sentito, a differenza di altri gruppi emergenti. Siccome abbiamo cambiato sempre cantante, ogni volta per noi è stato un nuovo inizio, quindi questo nome si è rivelato essere quello giusto!
Inizialmente eravamo solo io e Antonino, successivamente abbiamo fatto un provino per il batterista e tra due ragazzi abbiamo preferito di gran lunga Giuseppe Papania, per il suo spirito e per la tecnica “suggestiva”. Per un breve periodo abbiamo anche avuto un tastierista, ma poi abbiamo capito che, non solo non ci serviva, ma era controproducente per il gruppo. Più tardi Antonino ha cominciato a fare anche da cantante. Suonava il basso e cantava. Da notare la sua timidezza sul palco! Era conosciuto come “Nino il timido”! Poi abbiamo avuto un cantante più serio, Pietro Raspanti. Con lui siamo arrivati secondi ad un contest a Castellammare, ma non faceva al caso nostro, avevamo interessi diversi e gusti musicali troppo distanti. Così siamo tornati in tre, e cantavo io. Facevamo cover dei Black sabbath, Nirvana ecc. Per fortuna poi abbiamo trovato un altro cantante, Toti Castronovo. Stavamo partecipando ad un contest al Donegal pub e questo ragazzo era nella giuria. Ci siamo esibiti con lui l’A-day e ci siamo piaciuti molto! Abbiamo provato tanto, siamo davvero migliorati e abbiamo fatto altri due o tre live. Dopo abbiamo perso anche questo cantante perché è dovuto partire per Milano. Quindi ci siamo siamo ritrovati di nuovo nella cacca finché un raggio di luce ci parve come l’arcangelo alla Madonna. Solo che stavolta la Madonna apparve ai The rosh. La Madonna, che non è una Madonna, è Valeria Corso! Questa splendida voce ha accettato questo incarico a tempo indeterminato e quindi abbiamo ri-ri-ri-rivoluzionato il nostro repertorio!
Valeria: Cavolate! Cavolate! È iniziato tutto alla battigia. Uscivo con Nino, Riccardo e Peppe Alesi e sapevo che suonavano rispettivamente basso, chitarra e batteria; così ho pensato che ne sarebbe venuto fuori un bel gruppo. Quando gli ho proposto la mia idea, loro mi hanno rivelato che facevano già parte di questo gruppo di cui io non sapevo niente e cercavano un cantante. Allora ci siamo messi d’accordo, abbiamo fatto quattro prove durante l’estate e poi non mi hanno cagata più! Insomma è finita proprio “a schifiu pi direttu”! Dopo qualche mesetto mi hanno riproposto in ginocchio di cantare con loro, io ho accettato e…
Giuseppe: Per merito di chi sei tornata? Dillo!
Valeria: Peppe!!! …veramente questo non lo sapevo!
Giuseppe: Sì! Ti avevamo sentito cantare all’arena delle rose e abbiamo capito che eri davvero brava! Così ti ho riproposta, ne abbiamo parlato e ti abbiamo chiamato!
Antonino: In realtà non l’abbiamo cagata più, non perché dubitassimo della sua bravura, ma perché i The rosh d’estate muoiono sempre! Eravamo indecisi, non sapevamo più che strada prendere perché durante ogni estate cambiamo gusti musicali e idee. Poi ci siamo ritrovati di nuovo nella cacca e ci serviva qualcuno!
Giuseppe: Un altro dei problemi è che eravamo stati viziati da Toti, perché è un grande cantante e cercavamo qualcuno più o meno allo stesso livello. Dopo aver sentito Valeria, abbiamo capito che potesse fare al caso nostro, specialmente perché ha una voce femminile ed è molto capace negli acuti.


Avete mai litigato o minacciato di sciogliervi?
Riccardo: Con i coltelli no, con le spranghe sì. Abbiamo avuto dei momenti di crisi, come ogni coppia! Ma ormai siamo una famiglia, ci sono sicuramente momenti in cui non siamo tutti d’accordo ma se siamo qui già da quattro anni significa che non erano problemi così gravi da non poterli risolvere.


Ascoltate tutti lo stesso genere di musica?
Riccardo: No! Assolutamente! Io ascolto… qualsiasi cosa. Rock, pop, metal… I gruppi che mi hanno influenzato maggiormente sono i Red hot, Foo fighters, Black sabbath, Led zeppelin, Queen, Beatles, Muse, Placebo, Rem, Kings of Leon e più di tutti i Radiohead!
Antonino: Nel mio caso Queens of the Stone Age, Verdena, che sono un gruppo italiano abbastanza valido, e la musica anni ’90 a partire dal grunge a Jeff Buckley. Veramente ascolto di tutto, anche Skrillex.
Giuseppe: Sì, anch’io spazio parecchio. Ascolto dal latin jazz come kazumi watanabe alla musica elettronica come i Daft punk, i Does it offend you yeah, alt-j, i deadmau5, i St.Vincent e altro genere come i Pearl jam o gli Audioslave e perfino Prokof'ev o Chopin. Ascolto di tutto perché la musica è importante, ti forma e ti definisce. La musica bisogna ascoltarla tutta per averne una conoscenza ampia e non si deve essere fossilizzati con ciò che si sente in radio o in tv, che è basato sul commercio.
Riccardo: Comunque come gruppo siamo cresciuti tanto. Prima avevamo più catene mentali: una canzone per piacerci doveva essere pesante. Adesso non ci facciamo problemi a suonare qualcosa di più commerciale, dipende dalle nostre esigenze. Se sentirete i The rosh suonare Jason Mraz, Jessie J, Cristina Aguilera o  Pink, non vi mettete a ridere perché è l’esecuzione che valorizza il gruppo, non la canzone in sé.
Giuseppe: Anche perché non siamo parlando di Ligabue o Vasco Rossi! Anche se sono conosciuti, facciamo sempre generi che è raro sentire nella zona e comunque hanno un loro livello di difficoltà. Il nostro impegno è quello di essere i più particolari.
Valeria: Io sono sempre stata fedele al pop. Adesso grazie a loro mi sono avvicinata a questo (per me) nuovo genere che è il rock.
Riccardo: Nuovo mondo!
Valeria: Sì, mi hanno aperto un mondo vero! Prima ero un’artista limitata, ascoltavo musica “alla moda”, da bimba******a. Adesso ascolto molte più cose, anche il jazz grazie alla mia scuola. Sto cercando di ampliare il mio repertorio anche in funzione del gruppo. Noi infatti non siamo un gruppo fissato o solo sul blues o solo sul rock pesante, ma ti facciamo ascoltare di tutto! Ci definirei completi.
 

Ricordate un episodio divertente?
Valeria: Prima provavamo del garage di Nino, dove lui teneva la qualunque! Tartarughe, uccellini, criceti, tutto! Una volta mi stavo divertendo a giocare con uno dei tanti criceti di Nino mentre loro suonavano, allora lui mi ha morso il dito e si è aggrappato all’unghia e c’era questo criceto che penzolava senza volersi staccare!
Riccardo: Questo per sottolineare la grande personalità di Valeria Corso!
 

Cosa pensate ascoltando vecchie registrazioni?
Antonino: In verità noi non ci registravamo mai. Abbiamo solo un video risalente all’A-day…
Riccardo: Ma non l’abbiamo mai visto! Io ce l’ho a casa ed è penoso… Abbiamo registrato qualche live ma o eravamo alle prime armi, o l’acustica faceva schifo, o la telecamera non era adatta. Adesso le nostre registrazioni sono più consapevoli e sappiamo come migliorarci in futuro, il passato è un’altra storia. Anche perché ora che abbiamo una nuova cantante avrebbe poco senso riprendere le vecchie registrazioni per correggerci.


Ricordate un momento importante per il gruppo?
Riccardo: Quel contest a Castellammare è stata una grande soddisfazione, anche se non è riuscito come volevamo, per essere la prima esperienza. Era organizzato con l’applausometro. Inizialmente eravamo pari, allora la regia ha fatto ripetere la votazione e ci anno piazzato secondi. Sarò di parte, ma secondo me l’applauso era pari. Aldilà di questo sono stati importanti la reazione del pubblico e i complimenti. Il riscontro ci ha fatto capire cosa ci fosse oltre le mura del garage.
Un altro momento importante è stato il live al Mad devil con Valeria. È stata la prima volta in cui tutto si sentiva bene. Era tutto perfetto! Peccato che abbiamo suonato poco…
Il live che abbiamo fatto per le elezioni sindacali è stato penoso a causa del fonico incompetente, si sentiva malissimo.
 

Come gruppo avete in programma di lasciare la città?
Riccardo: Se ne avessimo la possibilità andremmo pure in Cina! Se arrivasse un discografico e ci dicesse che vuole investire su di noi.. AMUNÌ! In ogni caso noi continueremo lo stesso perché The rosh non è soltanto una questione economica, prima di tutto a noi piace suonare! Penso che rimarremo insieme in qualunque situazione ma se vogliamo fare un salto di qualità ci vuole maggiore impegno soprattutto da parte mia. Infatti questa estate ho intenzione di andare all’accademia della musica per migliorare perché studiano tutti tranne me.
Giuseppe: Il mio futuro in realtà ha tante strade però certamente una è con questo gruppo. Tanto più che per adesso stiamo lavorando a degli inediti per incidere un cd. Cd che potrebbe essere la nostra fortuna, perché lo vorremmo mandare a qualche casa discografica. Il successo è bello non per i soldi ma per la fama, è la gente che ti valorizza perché più persone ti ascoltano e più ti puoi divertire e condividere le tue emozioni.
Valeria: Inizialmente io vedevo il mio futuro da sola, conosciuta come “Valeria Corso”. Andando avanti con il gruppo mi sono resa conto che esibirsi con loro rende meglio la musica che una base registrata ed è molto più divertente, così come nella vita: in compagnia è sempre meglio che da soli! Adesso mi piacerebbe diventare famosi tutti insieme ed essere conosciuti come “The rosh”. Ci potrebbe capitare di scioglierci come molti gruppi tipo i Blue o i Beatles, ma sono sicura che la musica dal vivo è sempre più bella!


Che mi dite degli inediti?
Antonino: Abbiamo tanto materiale per gli inediti, cercheremo di prendere il meglio e ciò che è più al passo con i tempi . Abbiamo già pronto un brano, che è abbastanza radiofonico, composto da Riccardo e ci crediamo, pensiamo di aver preso la strada giusta! Adesso sto componendo un brano anch’io, un po’ più heavy. Arrivati a 5 o 6 brani cominceremo a registrare.
Riccardo: Eravamo indecisi se registrare un ep o un cd. Ma sarà più soddisfacente avere tra le mani un cd, anche se è più impegnativo e non siamo sponsorizzati dalla Universal o dalla Pacific! Comunque, per i nostri milioni e milioni di fan interessati, il brano si chiama “Bregović balla su Rtl”.
Valeria: No! No! NO!
Riccardo: …Poi ne parleremo!
Valeria: Comunque le canzoni sono fatte un po’ da tutti, lui ha dato l’idea di base ma poi ognuno mette del suo!
Riccardo: Sì, parte da me perché non ho niente da fare!


Altri progetti oltre al cd?
Riccardo: Oltre a diventare il gruppo più figo del mondo, no. Va be’.. penso che suonare in una piazza gremita, con un grande palco e un’acustica perfetta, sia il sogno di chiunque. Hyde park andrebbe bene!! Comunque principalmente ci piacerebbe suonare più spesso, registrare e avere un pubblico numeroso che non ci dica per forza “bravi!”, basta che applauda e stia zitto!
Giuseppe: Beh, si deve divertire con noi comunque!
Riccardo: Sì!


Leggi anche l'intervista a Valeria Corso: https://www.millypotty.webnode.it/news/intervista-a-valeria-corso/